Wild Turkey E Campari Academy Lanciano Una Nuova Attività
La Wild Turkey Family si riunirà periodicamente, con appuntamenti dedicati alla ricerca, e guest shift volti a valorizzare i prodotti Wild Turkey. Prima tappa al BoB di Milano, con sei membri della Family protagonisti
Sei bartender, un bancone e possibilità infinite. È la nuova attività lanciata da Campari Academy con la Wild Turkey Family, che a ogni appuntamento riunirà sei suoi membri, ogni volta ospiti del bar di un altro componente. Saranno momenti di condivisione, scambio e tempo trascorso insieme per i cinquanta professionisti entrati a fare parte dell’universo Wild Turkey, e che oggi “sono a loro volta dei veri e propri ambasciatori del marchio”, come spiega il brand ambassador Aldo Bruno Russo.
GLI INCONTRI – Ogni incontro sarà diviso in due fasi: una prima di laboratorio, dove i protagonisti metteranno insieme idee e intuizioni per lavorare su tecniche, preparazioni e ovviamente ricette a base Wild Turkey. Una seconda di vera e propria guest night, nella quale i sei bartender si alterneranno, due alla volta in turni da un’ora e mezza, al bancone del bar ospite, con tre drink esclusivi ciascuno. “Non è affatto una competizione” prosegue Russo, “piuttosto un’ulteriore attività per dimostrare i valori che Wild Turkey e la Wild Turkey Family condividono: genuinità, passione, intraprendenza”.
PRIMA TAPPA – Il primo appuntamento si è tenuto al BoB di Milano, locale di riferimento per la miscelazione del whiskey e parte del gruppo Chinese Box, che in città conta due altre insegne. La fase di laboratorio si è tenuta al Percento Lab, nuovissima (e unica) realtà parallela al BoB, che a una sezione di punto vendita per ingredienti e ghiaccio, affianca uno spazio interno per masterclass, preparazioni e ricerca, dove i ragazzi della Wild Turkey Family si sono cimentati prima di entrare in scena.
I PROTAGONISTI DELLA PRIMA TAPPA
Cesar Araujo – BOB Milano – Dal Perù a Milano, dove vive e lavora ormai da venticinque anni. Dal 2018 è bar manager del BoB di Milano, una delle tre realtà del gruppo Chinese Box. Appassionato “di whiskey e America, perché fanno respirare integrazione, storia e miscelazione. Un prodotto come Wild Turkey permette di studiare il passato, la tradizione, il bourbon a tutto tondo”.
Jibril De Monte – Djibo’s Bar Treviso – Formazione alberghiera e poi in giro per il mondo, le tappe di un percorso che hanno portato Jibril a innamorarsi del bar. La passione per la distillazione deriva “dal retrogusto profondo, legnoso che solo il whiskey può dare”. Al Jibo’s Bar di Treviso, particolarissimo cake&cocktail bar aperto nel 2017, da tre anni si concentra sul whiskey (scelta peraltro controcorrente rispetto al gin che in zona la fa da padrone). L’approccio con la Wild Turkey Family è stato “fondamentale. Mi ha fatto sentire come in una famiglia vera, dove la competizione lascia spazio al sostegno, allo scambio di idee per la crescita di ogni membro”.
Danilo Carra – OutOfBar Senigallia – Da oltre vent’anni nel settore, sulla scia di una passione nata dagli assaggi di whiskey e vermut dall’armadietto del nonno: naturale il passaggio, nel 2015, all’apertura di un bar che oggi conta più di duecento whiskey in mescita: “È il prodotto con più storia da raccontare, tra legislazione e tradizioni”. Danilo è membro della Wild Turkey Family dal 2019: “È l’unica occasione di gruppo del settore che mi attrae, perché l’ambiente è familiare davvero, non solo per definizione: la collaborazione e il sostegno reciproco sono unici e stimolanti”.
Riccardo Pennacchia – Sottovoce Speakeasy Bergamo – Dalla Mecca del whiskey, l’ispirazione che porta Riccardo alla scelta di vita: un viaggio nella Costa Est degli Stati Uniti, durante il quale assapora le atmosfere degli speakeasy originali, e un’esperienza in Kentucky per fini di studio. Quanto basta per aprire nel 2017 il Sottovoce, bar che accoglie solo ospiti muniti di tessera, installato in una chiesa sconsacrata del ‘700: oggi ha circa 150 etichette di whiskey in carta, e un menù di quindici drink dove il bourbon pesa per quasi la metà di questi. La Wild Turkey Family è per lui un concetto tanto semplice, quanto ricco: “Ci siamo incontrati che eravamo venti sconosciuti. Un’ora dopo eravamo una squadra, con una sinergia e uno spirito di aggregazione fuori dal comune”.
Ivan Patruno – Bulk Milano – Il bar manager alla corte dello che Giancarlo Morelli, da cinque anni al bancone del Bulk, dove l’ambiente internazionale fa da sfondo allo scorrere del whiskey: “È un prodotto che richiama una tipologia di bevuta particolare, molto presente in un albergo cinque stelle come il nostro. Storia e produzione sono le caratteristiche che più fanno da calamita, ciascuna etichetta ha un’anima diversa. Wild Turkey è quella che più mi ha attratto, soprattutto per l’aspetto emozionale e familiare”. Il tutto poi ritrovato nell’esperienza al Wild Turkey Camp: “Un invito che si è poi trasformato in tempo trascorso in famiglia. Condivisione, scambio: di fatto è il whiskey che ci ha unito”.
Vanessa Vecchio – Oliva.Co Catania – Una delle due lady della Family, direttamente dalla radiosa Catania, dove “il whiskey sta cominciando a farsi apprezzare. Noi spingiamo per fare conoscere le novità, abbiamo una carta con aperitivi, drink all day, twist on classic. Io preferisco gli aspetti organolettici morbidi, vanigliati, i sentori di cacao. E il whiskey ha un gusto suo, proprio, ha identità”. Questa passione è stata il biglietto staccato per il Wild Turkey Camp e l’ingresso nella Family: “Un’avventura, vivere il Kentucky è stato sorprendente, un’esperienza totale, formativa e coinvolgente, dove ho appreso idee che ho riproposto al mio locale. Amicizie e condivisione, ho capito cosa Wild Turkey davvero significhi con i suoi valori”.
A cura di Carlo Carnevale